La bellezza straordinaria che ha reso Venezia uno dei luoghi più famosi al mondo ha fatto passare in secondo piano il suo altrettando straordinario essere pedonale. In questo senso Venezia è un eccezionale laboratorio che permette da secoli di sperimentare la vita quotidiana in assenza di autoveicoli.
La sezione Traverse del Museo del Camminare è volta a indagare e comunicare che cosa significa vivere in una città pedonale, in termini di pratiche quotidiane e qualità della vita.
.La scoperta del senso di Venezia attraverso il tentativo di rivivere l’esperienza visiva e non visiva di chi ha stabilito con tale luogo un rapporto emotivo. Artisti visivi, scrittori e musicisti ci guidano per la città.
.Alla fine del 1915, il poeta, scrittore e pilota Gabriele D’Annunzio si trasferì a Venezia, dove visse per circa un anno nella Casetta Rossa sul Canal Grande.
Ci ha lasciato un racconto carico di tensione poetica e brivido di due sue passeggiate notturne, che Re_iter ha ricostruito per chi vuole provare a comprendere meglio i sentimenti e le emozioni dell’autore.
Nel febbraio 1980 la fotografa, scrittrice e performer francese Sophie Calle venne a Venezia per seguire un uomo – Henry B. – che aveva incontrato per caso a Parigi.
Quaranta anni dopo, Re_iter ha seguito Sophie Calle che seguiva Henry B., ricostruendo i suoi itinerari e rendendoli disponibili a coloro che cercano le sensazioni e le emozioni dell'autrice.
Il pittore e scrittore Italiano Filippo de Pisis (1896-1956) ha avuto un rapporto appassionato con Venezia, dove ha vissuto tra il 1943 e il 1949, e dove gli piaceva ‘moltissimo camminare’.
Re_iter ha ricostruito un itinerario attraverso i luoghi che de Pisis amò, descrisse e dipinse, rendendolo disponibile a coloro che cercano le sensazioni e le emozioni del suo autore.
Lo scrittore americano Henry James amava Venezia. La visitò durante nove diversi anni tra il 1869 e il 1907, descrivendone in molti dei suoi romanzi i luoghi che più amava e ammirava.
Il progetto Re_iter Henry James utilizza le sue descrizioni per creare una guida, fuori moda e non aggiornata, ma capace di offrire un'esperienza straordinariamente attuale. In inglese.
Nell'immaginario mondiale Venezia appare come la testimonianza di un passato collettivo, un luogo dove tantissimi individui e famiglie vogliono andare, almeno una volta nella vita. In generale, l'interesse turistico è di avere qualcosa che provi di essere andati a Venezia, piuttosto che viverla.
Ma cosa significa vivere una città e quali sono le tattiche per farlo? Una risposta originale ci viene da Ralph Rumney. Di Irma del Monte. In inglese.
Nel 1957, l’artista inglese Ralph Rumney realizzò a Venezia una delle prime esperienze della storia della psicogeografia percorrendo un itinerario attraverso la città e documentandolo fotograficamente.
Il progetto Re_iter Ralph Rumney ha ricostruito per la prima volta questo itinerario in tutti i dettagli, rendendolo accessibile a chiunque voglia ricercare le sensazioni e le emozioni del suo autore. In inglese.
Il progetto si rivolge a migranti e rifugiati, a cui offre l'aiuto gratuito di un/una volontario/a che vive a Venezia per muoversi a piedi in città e conoscerne la storia e la bellezza.
L'iniziativa vuole essere una risposta costruttiva alla sfrenata commercializzazione dell'accoglienza che da decenni caratterizza Venezia, una delle città più turistiche del mondo. Il progetto parte dall'idea di Venezia come bene comune e patrimonio dell'umanità per facilitarne la conoscenza anche da parte di persone arrivate da poco in Italia, che non ne parlano la lingua e non possono permettersi il costo di servizi turistici.
Il servizio è disponibile in lingua inglese, francese e portoghese ed è offerto sulla base della disponibilità di tempo dei volontari
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