DEFINIZIONE

In termini generali, la passeggiata qui considerata è un evento sociale in cui i partecipanti performano l’atto di percorrere una breve distanza, spesso ripetutamente, in uno spazio circoscritto. Valori culturali, comportamenti e circostanze concorrono a determinarne la specificità storica.

Sette aspetti fondamentali sviluppano questa definizione essenziale:

1. È un evento sociale che si auto-organizza. In molti casi storici, la passeggiata celebrava un personaggio famoso o un evento speciale, ma senza mai perdere il suo carattere organizzativo spontaneo. Varie attività ricreative hanno giocato un ruolo storico nell’attrarre e intrattenere i partecipanti – ad esempio i concerti bandistici in parchi pubblici nell’ottocento e novecento – ma si sono svolte in concomitanza alla passeggiata, senza mai esserne la causa. Lo stesso si può dire dello shopping, che dall’ottocento è stata una forza di attrazione sempre più forte e un corollario della passeggiata, senza però mai intaccarne lo scopo sociale.

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2. Ha una grande partecipazione di persone di classi e sessi diversi, benché con differenze fondamentali nel corso dei secoli. Dall’ottocento in poi, la passeggiata in Italia e in Europa è diventata sempre di più un evento borghese, mentre tra cinquecento e novecento vi partecipavano re e regine, membri delle famiglie reali, papi, aristocrazia e alta borghesia. Al contrario, tra cinquecento e settecento la partecipazione dei ceti meno abbienti era generalmente vietata o scoraggiata.

3. Per i passeggiatori dell’aristocrazia e alta borghesia europea e italiana tra seicento e ottocento il movimento era prevalentemente per mezzo di carrozze. Un’eccezione significativa è stata la Venezia pre-novecentesca, dove la passeggiata si svolgeva tradizionalmente in gondola. Camminare, invece, ha iniziato a diventare predominante in Europa dai primi decenni del novecento.

DEFINIZIONE

4. Lo spazio in cui ha luogo la passeggiata è convenzionalmente riconosciuto, tradizionale e relativamente circoscritto geograficamente. Tratti di strada urbana, segmenti cittadini di lungomare o lungofiume, piazze e viali di parchi urbani sono stati, e sono tuttora, i luoghi di passeggiata più comuni. In tutti questi casi la lunghezza del percorso è limitata per aumentare la densità dei partecipanti, incoraggiare la ripetizione di tale percorso e, di conseguenza, accrescere la loro interazione sociale e visiva. I luoghi della passeggiata sono stati scelti dalle persone per tradizione e in modo autonomo, come ad esempio Via del Corso a Roma, oppure pianificati e realizzati da governanti o amministrazioni urbane.

5. Coinvolge tradizionalmente coppie, famiglie e piccoli gruppi. La partecipazione del singolo individuo è sempre stata invece socialmente scoraggiata e stigmatizzata

DEFINIZIONE

6. Si svolge alla presenza di un pubblico cui la performance dei passeggiatori è rivolta. Tale pubblico non si limita ai passeggiatori spessi, ma, trattandosi di una specie di parata, comprende le persone che guardano il passaggio dei partecipanti ferme in piedi, o sedute ai tavoli dei caffè situati lungo il percorso della passeggiata.

7. Si svolge su base regolare, in giorni specifici e in determinati periodi del giorno.